L'orologio del Duomo di Prato |
La serpentinite nasce infatti da una trasformazione che avviene ai magmi del mantello terrestre quando arrivano al contatto con le rocce granitiche della crosta del nostro pianeta, ricche di gas e vapori acquei, che uniti alle pressioni fortissime di quelle profondità consentono la nascita di queste rocce in una sintesi nota come metamorfismo idrotermale.
Il serpentino così formatosi è diventato milioni di anni fa il fondale dell'Oceano Tetide per poi essere trasportato in superficie da quei rivolgimenti tettonici della crosta terrestre che hanno portato alla nascita delle montagne del nostro Appennino.
Non si tratta di una roccia vulcanica effusiva - niente eruzioni e niente vulcani quindi, sul Monteferrato - ma del risultato di una trasformazione delle rocce fluide dell'interno della Terra emerso a seguito della deriva dei continenti.
Il "marmo" verde pratese ha conosciuto il periodo di maggior splendore economico nei secoli tra l'XI e il XVI della nostra era, quando fu utilizzato per abbellire moltissime architetture religiose realizzate nello stile "romanico".
San Michele di Murato |
L'architettura di tutti questi edifici attinge al filone del romanico, ovvero a quella corrente architettonica che recupera monumentalità forme e strutture tipiche dell'architettura imperiale romana e bizantina per adattarle alle nuove esigenze medievali.
E appunto nell'architettura imperiale esisteva una tipologia decorativa - l'"opus sectile" - antesignana del "commesso" di pietre dure mediceo, che utilizzava lastre di pietra di diversi colori per realizzare decorazioni e rivestimenti che nobilitassero le pareti e i pavimenti dei saloni più importanti.
Porfido verde di Grecia |
Marmo verde di Tessaglia |
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