martedì 13 gennaio 2015

Galway, Irlanda: una poesia

Galway, estate 1997

Grattando con unghie affilate
le scabre grigie cose
che ci accerchiano,
non resta forse sul dito
un po’ di scaglie dorate,
un’iridescenza di ali di farfalla,
un’eco, una traccia
di qualcosa di struggente e vano
come il ricordo e la memoria?

E qui, proprio qui,
seduto su un gradino
di livida arenaria
qui,
lungo il bordo di una strada
oltre il rumore delle auto
oltre l’indifferenza dei passanti
mi colpisci, colore
con un lampo
mediterraneo

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