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L'Oratorio |
All'ingresso un teschio con una scritta evocativa: "Noi eravamo quello che voi siete, e quello che noi siamo voi sarete."
L'Oratorio di Santa Caterina della Notte, nei sotterranei di Santa Maria della Scala, sorge sul luogo in cui si dice pregasse la Santa ed è dedicato ai defunti.
Ci siamo stati al crepuscolo, c'era quel freddo che ti entrava nelle ossa, un freddo da morti e un silenzio umido che faceva sembrare il posto terribilmente solitario e infinitamente lontano dalla città che pure stava intorno; anche il decoro della cappella, di un barocco cupo e sovrabbondante, dava un senso di straniamento.
Immaginiamocelo di notte, officiato dai fratelli della Confraternita alla luce tremolante di torce e candele: e immaginiamo intorno, invisibili, tutti i fantasmi dei defunti che da lì erano passati per finire nel Carnaio.
Perché proprio accanto all'Oratorio c'era il cosiddetto "Carnaio" una grande fossa comune che accoglieva tutti i morti - e nel tempo furono migliaia - che non erano in grado di pagarsi una sepoltura privata.
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