sabato 31 agosto 2013

Architetture a New York, una foto e una poesia di Caterina Davinio

New York

A queste ore oblique
i raggi sono lance tra i grattaceli
si specchiano sulle superfici traballanti degli autobus
fanno irreali apparizioni sulle facciate dei palazzi
sui mattoni rossi di Harlem
accendono le scalette antincendio

posano sulle aiuole, ciuffi d’erba
temeraria tra le pietre rilucenti
marmoree torri di vetro
e il cielo d’oro si affaccia sulle
graticole riflettenti di milioni
di finestre
con tutto il mio languore
malato, spossato
da desideri erranti

porto un cappello a sonagli
aspetto un pusher dagli occhi a mandorla
non mi conosce e non si fida
mentre l’ultimo sole ci acceca

l’ultima luce radente del giorno
mi ammala
prima della sera
e cerco riparo nell’irreparabile
come un figlio di dio
un figlio di mia madre
dietro questi angoli
di specchi recisi
di strade potenti
universi troncati ai crocevia 
oneway…
e passi frettolosi
di chi va a casa
portando sulle spalle
il peso indicibile
di essere
un uomo.


Caterina Davinio

Musica: "PAVEMENT CRACKS" di Annie Lennox
Nella foto uno scorcio di grattacieli dall'Empire State Building